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Immagine del redattoreA.S.

TRADIZIONI IN FUMO

Aggiornamento: 14 apr 2020

L’Amministrazione Casati colpisce ancora! Per combattere l’inquinamento quest’anno è stata vietata l’accensione dei tradizionali falò di Sant’Antonio, trasformando in fumo una tradizione locale, che da sempre permette alla cittadinanza di ritrovarsi e riscoprire lo stare assieme, prendendo una pausa da questa vita sfrenetica. Oltre che essere una tradizione locale, ha anche un risvolto religioso. Sant’Antonio Abate, colui a cui viene dedicato il falò, è il beato del fuoco e il protettore degli animali domestici e dei macellai. Il fuoco nella religione cattolica ha sempre avuto grande importanza, essendo la personificazione di Nostro Signore, e anche del demonio che si dice viva negli inferi avvolto da alte fiamme, infatti il fuoco nella religione ha da sempre un significato di purificazione e di buon auspici per il futuro, lasciando indietro il passato e concentrandosi sul futuro. Il falò è anche la luce e segna il termine dell’inverno e del periodo freddo, dove la natura rinasce e il lavoro dei campi deve riprendere. Per controllare il rispetto dell’Ordinanza Comunale, l’Assessore alla sicurezza ha di - sposto dei controlli straordinari da parte della Polizia Locale, che in caso di accensione del falò staccerebbe un caldo verbale di 500 euro.

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