L’Amministrazione Casati colpisce ancora!
Per combattere l’inquinamento quest’anno è stata vietata l’accensione dei tradizionali
falò di Sant’Antonio, trasformando in fumo una tradizione locale, che da sempre permette alla cittadinanza di ritrovarsi e riscoprire lo stare assieme, prendendo una pausa
da questa vita sfrenetica.
Oltre che essere una tradizione locale, ha anche un risvolto religioso.
Sant’Antonio Abate, colui a cui viene dedicato il falò, è il beato del fuoco e il protettore degli animali domestici e dei macellai.
Il fuoco nella religione cattolica ha sempre avuto grande importanza, essendo la personificazione di Nostro Signore, e anche del demonio che si dice viva negli inferi avvolto
da alte fiamme, infatti il fuoco nella religione ha da sempre un significato di purificazione e di buon auspici per il futuro, lasciando indietro il passato e concentrandosi sul
futuro.
Il falò è anche la luce e segna il termine dell’inverno e del periodo freddo, dove la natura rinasce e il lavoro dei campi deve riprendere. Per controllare il rispetto dell’Ordinanza Comunale, l’Assessore alla sicurezza ha di - sposto dei controlli straordinari da parte della Polizia Locale, che in caso di accensione del falò staccerebbe un caldo verbale di 500 euro.
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